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ANNÉE 1781

cosa, poi d’una altra ; non è un dottore, benchè sia professore ; credo ch’avrà preso di me idea buona.

Non ho ricevuto nuove alcune, ma la sera è venuto signor Moutard[1] a visitare in ceremonia, facendo scusa di non aver ancora inviato gli esemplari di cui alcuna parte non avea, dicea egli, potuto ragunare, ma promettendolo di mandarli venerdi. Ho fatto l’osservazione che sappi : ha rammentato et detto si. Mi scordava del signor Miot ch’è venuto anche a vederci ; la sua moglie è raffreddata ; anderò a vederla ; ma non sarà subito. Uscirò oggi solamente per aspirar dolcemente l’aria al giardino del Rè ; sono un poco debole.

I libri sono recati dal sg. Visse[2] ; furono quà dopo la mia lettera chiudata (sic). Idol mio, caro consorte, sogno a te, pensi a me che t’amo si teneramente. Il mio fratello[3] mi prega d’offerirti mille cose et mille ch’indovinerai.

Addio, non sono da troppo buon’ora uscita dal letto ; voglio inviarti quel bolletto (sic).

Felice egli ! Ti vederà ; ed io…

Bario ti di cuore, aspetto frettolosa le tue nuove ; o dio ! come è lungo’l tempo che senza te se ne va !

Sig. di Villers[4] è nella grande città ; grave, austero sempre, non ha solamente detto la sua dimora al suo amico che fu alla di lui incontra.

  1. Libraire de l’Académie des sciences. Il éditait les Arts de Roland (ms. 6243 fol. 96), mais il y avait des difficultés avec lui (ibid, fol. 126). — Il demeurait rue des Mathurins (Alm. de Paris, 1785, p. 122).
  2. Libraire, éditeur des Lettres d’Italie, de Roland, dont mille difficultés retardaient la publication. Il demeurait rue de la Harpe.
  3. Lanthenas. — Voir note de la lettre 5 et Appendice L.
  4. Charles-Joseph Devillers ou de Villers, né à Rennes le 24 juillet 1724, mort à Lyon le 3 janvier 1810, membre de l’Académie de Lyon (1764), et professeur de physique dans cette ville, où Lanthenas avait suivi ses cours entre 1777 et 1780, et où Madame Roland elle-même avait dû le connaître lorsqu’elle y séjourna en septembre 1780. Il faisait alors imprimer à Paris un ouvrage sur la Théorie de l’acide phosphorique (Dumas, Hist. de l’Académie de Lyon, I, 308). — V. sur lui le Catalogue des Lyonnais dignes de mémoire et Biogr. universelle. On le retrouvera dans la suite de la Correspondance.