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cena. Era io allora molto roco, e raffreddato ; & avea dormito vestito su una tavola a S. Lorenzo per rispetto de cimici : quel che non m’era accaduto ch’a Firenze ; & in quel loco. A Viterbo mangiai certa sorte di ghiandegensole nomate. Se ne trova in assaissimi lochi d’Italia. Sono gustevoli. Ci sono ancora tanti stornelli, che per un baiocco ne avete uno.

Giovedì 28 di Settembre la mattina andai a vedere certi altri bagni vicini di quella Terra, posti nel piano, assai discosto e lontano del monte. Prima si vedono edifici in duo diversi lochi, dove erano bagni, non è molto tempo, i quali per trascuraggine sono persi. Esala tuttavia il terreno un puzzore grande. C’è più là una casettuccia, nella quale sta una polla piccinina d’acqua calda a dare un laghetto a bagnarci. Questa acqua non ha odore.