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ela) su una tavola ; e questa tavola la feci chiodare molto molto sollecitamente al muro della camera dove io stava, con quel patto, che si tenessino date alla camera, non al capitan Paulino padrone d’essa, e che in ogni modo non ne fussino spiccate che che dovesse accadere della casa per di quì innanzi. E così mi fu promesso, e giorato da lui. La Domenica al 3 di Settembre fui a bagnarmi, e ci stetti una ora, e un po’ più. Ne sentii quantita di ventosità, ma senza dolore.

La notte, e la mattina del Lunedì 4, fui crudelmente travagliato di dolor di denti : e continuai a dubitare non fusse qualche dente guasto. Masticava mastice la mattina senza pro veruno. Della alterazione che mi menava questo cocentissimo male, ne seguiva ancora la stitichezza del corpo.