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Non c’è quantità di pesci, e non si mangia di trote, & altri pesci, che di fuora, e marinati. Viddi, ch’il Granduca mandava a Giovan Mariano Milanese alloggiato in la medesima osteria dove io era, un presente di vino, pane, frutti, pesci : ma gli pesci vivi piccoli dentro gli rinfrescatori di terra. Aveva io tutto il giorno la bocca arida & asciutta, & un’alterazione non di sete, ma di caldezza interna quale ho sentita altre volte ai caldi nostri. Non mangiava altro che frutti, e insalate con zucchero. In fine non stava bene.

Quelli diporti che si pigliano al fresco in Francia di poi la cena, qui innanzi. E nelli più lunghi giorni cenano spesso