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mattina alla piazza del palazzo il Granduca comparse su uno palco il lungo delle mura del palazzo (sotto un cielo) ornate di ricchissimi tapeti, lui avendo a lato il Nunzio del Papa a man sinistra, e molto più di là l’Imbasciadore di Ferrara. Là li passavano innanzi tutte le sue Terre e Castella, secondo ch’erano chiamare d’un araldo. Come per Siena si presentò un Giovane vestito di velluto bianco e nero, portando alla mano certo gran vaso argenteo, e la figura della Lupa Sanese. Fece costui sempre in questo modo una proferta al Granduca, ed orazione piccola. Quando ebbe finito costui, secondo ch’erano nominati venivano innanzi certi Ragazzi mal vestiti su cattivissimi cavalli, e mule, portando quì una coppa d’argento, quì una bandiera rotta e ruinata. Questi in gran numero passavano il lungo