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Granduca, dove fummo di poi desinare a considerare più minutamente quello giardino. E m’avvenne là come in più altre cose : l’immaginazione trapassava l’effetto. L’avea visto l’invernata ignudo, e spogliato. Giudicava della sua bellezza futura nella più dolce stagione più che non mi parve al vero.

CASTELLO, 17 miglia. Dipoi desinare venni a

FIRENZE, 3 miglia. Il Venerdì viddi le publiche processioni, e il Granduca in cocchio. Tra l’altra pompa ci vedeva un carro in faccione di teatro dorato di sopra, où erano quattro Fanciullini, & un Frate vestito, e che rappresentava S. Francesco, dritto, tenendo le mani come si vede dipinto, una corona sul cucullo :