Page:Montaigne - Journal du Voyage en Italie, 1775, vol2.djvu/260

Cette page n’a pas encore été corrigée

ch’io buttava d’arenella di continuo, mi faceva dubitare, che potesse essere stata rinchiusa nelle reni perchè sene fusse fatto, chi la ristringesse, una grossa palla : e che più presto fusse che l’acqua la facesse concepire, e di mano in mano partorire. Il Sabbato mi bagnai due ore, & adocciai piú d’un quarto. La Domenica stetti cheto. Al qual giorno un Gentiluomo Bolognese faceva la festa d’un altro ballo. Il mancamento d’oriuoli ch’è in questo loco, & in la piú parte d’Italia, mi pareva molto discomodo. Al bagno c’e una Madonna, e questi versi :

AUSPICIO fac, Diva, tuo, quicumque lavacrum
Ingreditur, sospes ac bonus hinc abeat.