Page:Montaigne - Journal du Voyage en Italie, 1775, vol2.djvu/236

Cette page n’a pas encore été corrigée

il fieno. Il Martedì stetti al bagno due ore, e m’adocciai la testa un quarto d’ora poco più. Ci venne ai bagni in questi giorni un Cremonese mercante abitante in Roma. Pativa di molte infirmità estraordinarie. Parlava tuttavia, andava, e, da quel che si vedeva, assai allegro della vita. Il principal difetto era alla testa : per la debolezza della quale dice, ch’avea in modo persa la memoria, che mangiando mai non si ricordava di quel che li era stato messo innanzi alla tavola. Se partiva di casa per andar per qualche suo servizio, dieci volte bisognava, che tornasse a casa a domandar dove era per andare. Il Pater noster a pena lo poteva finire : dal fine veniva cento volte al principio, non s’avvedendo mai al fine, ch’avesse cominciato, né al ricominciare, ch’avesse finito. Era stato sordo, cieco ; e patito dolor di denti.