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alla piazza : e temeva al principo, che restassimo soli. Fra poco giunse gran compagnia di tutte le bande, e particolarmente parecchi Gentiluomini di questa Signoria, e Gentildonne, le quali io ricevetti, & intrattenni secondo la mia possa. Tanto è, che mi parve, che ne restassino satisfatti. Perché faceva un poco caldo, adammo alla sala del palazzo di Buonvisi molto convenevole. Come il giorno cominciò a calare sulle 22 m’indrizzai alle Gentildonne di più importanza : e dicendo, che non mi bastava l’ingegno, e l’ardire di giudicar di tante bellezze, e grazia, e buon modi ch’io vedeva a quelle giovani, le pregava, pigliassino questo carico di giudicare esse, e premiare la compagnia secondo i meriti. Fummo là su le cerimonie perché esse rifiutavano questo carico che pigliavano a