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p . A DE HENBQI IV.f . 235 _ _ pareille foy à luy que à meyemesme ; Lde quey je vous prie, et d_e‘l'uy ` permettre, aprés vous avoir saluée et baisé les mains delma part, nqulil vous presente-, le_ service d’un primes due le' ciel vous a desdié ' 4 det fait uaistre pour vous Iseule, comme pour moy il a laict vostre me-; . _ ' rite. Ce XXl1i`]° may 1600, à Paris 2. ` ° Bien que ce soit'ici' la déclaration en. '_ Maestài V ostra, et non da n1eriti ch’el_la si — v règle, la premiere lettre adressée par‘ .compiace attrihuirmi per sua benignità, Henri IV à la princesse avec qui son ma- _' non" posso dirle_altro'per rispondenza, se U A riage était décidé, cette lettre, non- plus nen’assicurarla, del canto mie, d', una sin- qu’aucune des autres ala même princesse, cerissima cerispendenza di _l’ede, d’una ne porte peint de signature. Elle est sous- continua humiltà et rcverenza, et d’una E crite par ees. petits traits de plume agen- perpetua obhédienàa verse lapersena sua. ces de dill`érentes_`manières, ce_ qu’en re- Etse il ciele__ha fatto nascere la Maestà r ' gardait alors cemmeplus galanten écri- " Vostra per henorarmi et obligarmi col san- vant aux femmes. Le Bei dispose-ici ces `tissimo legame, et favorirmi tutto il tempo ` — traits de manière à Former une M et une . di mia vita (come ella mi scrive-, che ben H entrelacées. l . ~ prestolcen la prevedenzame ne renderà i Mam, de Médicis réëohditz - chiarei telstimonie) ben Fortunata mi pe-. ` _ aclmstîanissima Maœtà _- F tere—chiamar•1o sua humilissima serya, se ~ . ‘ otterro da D10 di sempre mcritare la gra- ' . «Doppe havere humillissimamente ba< . zia della Maestà Vostra, et di sapere re- ciatoli mani di Vostra Maesta Christianis- . gelaretutte le attieni mie, conforme alla sima, venge a renderle quelle più ali’et— volenta et allhcommandanienti di lei, ., . tuose grazie ch’io’posso, del favore ch’ella come semmamente desidero. Etcon euesta mi ha fatto, een la cortesissima et cordia-`_ hde s~illande_ il mie cencctt0,, supplico il . _ lissima lettera di_ confidenza, che s'è de- Signore, che faccia-riuscire presto presl. gnatascrivermi periîrentaneac sue fedel peri et felici tutti i pensieri della Maestà servitore. le l’h0 veduto, et ascoltatei cen Vostra, alla quale intanto cen ogni dehita quella attenziene, elle convienef al com- sommissioneimïnchine. Di Fierenza, allié mandamento della Maestà Vostra, et alla i 25 di giugnie 1600, . E 2 perpetua obbedjenza che le debbe. Et ha- «l)e Vostra Maestà Christianissima. vendemi egli pienamente rappresentata et - - -- utluniilissima et ehligatissima ` coniirmata per parte di lei, quella since- U ?°*"’° l A rissima iode et inviolabile allezione verse — ‘ "MÃWA DÉ_MEDlCl J i ‘ _ di me, ch’io tcngo essere censtantissima . « Soggiungo ii V. Clic havendomi il _ nella Maestà Vostra, et chzella medesima s’ecretari0~Giovannini testilicate l’aH’ezione . mi signiiica nella sua ; mi ha rallegrata et- che V. M. mi porta et per, cie `datomi ec- ` conselata tutta, come intenderà dal mede- casiene di gran contente, la prege a par- simo Frentaneac. Pere io,’ che della pura ticiparlilalsua grazia et favore, tante più l . mano diDio ricenosce la santa mente della che egli e antico servitore di casa nostra. »_ ' ' 30.