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LES GARIBALDIENS

dritti mi chiama. L’altra parte di questa nobile armata resta per contribuire alla inviolabilità della capitale, che come un palladio sacro raccomando al ministero, al sindaco ed al comandante della guardia nazionale. La prova che chiedo all’ onore ed al civismo di essi, è di risparmiare a questa patria carissima gli orrori dei disordini interni e i desastri della guerra vicina. A qual uopo concedo loro tutte le necessarie e più estese facoltà di reggimento.

» Discendente di una dinastia che per 126 anni regnò in queste contrade continentali, i miei affetti sono qui. Io sono Napolitano e non potrei senza grave rammaino dirigere parole di addio ai miei amatissimi sudditi. Qualche sia il mio destino, prospero ove contrario, serbero per essi forti ed amorevoli rimembranze. Raccomando loro la concordia, la pace dei doveri cittadini. Che uno smodato zelo per la mia sorte non diventa face di turbolenze.

» Quando alla giustizia di Dio piacera restituirmi al trono dei miei maggiori, cio ch’ imploro è di rivedere i miei popoli concordi, forti e felici.

 » Napoli, 3 sett. 1860. »

Le 6, dans la matinée, le roi signa beaucoup de décrets ; à deux heures après midi, il reçut les