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exercitio fu conducto in Franza dal roy Carlo quando fu in Napoli. Et vi sono quasi de tucti fructi che sonno in terra di Lavoro da poi de fiche, de quali enchor che ce ne siano alcuni arbori, fanno li fructi piccolissimi et rare volte vengono ad maturità. Ce ho visto molti arbori di melangoli et altri agrumi grandi, et chi producono assai convenienti fructi ; ma son piantati in certe cascie di legno piene di terra, et de inverno li retira sotto una gran loggia coverta de neve et venti nocivi : quale loggia è in detto zardino sopra dove sono le habbitationi di decto prete zardinero, quale vi è facto molto riccho di beneficii respective ad quello che era. De prati et herbe per insalate vi sono assai : endivie et cauli tursuti cosi belli come in Roma.

El signore vedde in detta villa, quale è Carnacensis diocesis, una stalla del roy Francesco dove sono trentanove cavalli, tra quali vi erano sedici cursieri. El monsignore il Gran scuderio Galeazo Sanseverino, quale essendo cavallarizo magiore de la predicta maestà, ne ha cura, li fe cavalcare da un suo ragazo francese de tredici anni, che cavalcava tanto gratiatamento et bene quanto sia possibile ad garzone di quella età. Et di quelli ch’ erano tucti del regno alcuni saltavano et andavano asprissimi : et fra gli altri era uno de la raza de la illustrissima signora mia la signora duchessa di Milano, donato al roy dal signor duca di Ferrara, et un altro del merco del sig. duca de Termino, che andaro excellentissimamente, et lo liardo de la raza del signor Vicenzo Monsolino, quale vendi fra Anniballe Monsorio, magiordomo di monsignor nostro illustrissimo, cento ducati al magnifico Lorenzo di Medici in Roma, et quello il donò al re christianissimo, anchor che non sia gran corsiero, ma più tosto taglia de cortaldo, a la Maestà predicta è molto caro, et quel di andò assai bene con salti bravissimi.


Extrait de la relation du voyage du cardinal Louis d’Aragon, par don Antonio de Beatis ; publié par Luigi Volpicella, en 1876, dans Archivio storico per le province napoletane, t. I, p. 113-115.