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Que Votre Sainteté daigne permettre que je mette à ses pieds et le livre et l’auteur. J’ose lui demander sa protection pour l’un, et sa bénédiction pour l’autre. C’est avec ces sentiments d’une profonde vénération que je me prosterne, et que je baise vos pieds sacrés.

Paris, 17 auguste 1745.



RÉPONSE
DE BENOÎT XIV.


BENEDICTUS P. P. XIV, DILECTO FILIO,
SALUTEM ET APOSTOLICAM BENEDICTIONEM.


Settimane sono ci fu presentato da sua parte la sua bellissima tragedia di Mahomet, la quale leggemmo con sommo piacere. Poi ci présentò il cardinale Passionei in di lei nome il suo eccellente poema di Fontenoi… Monsignor Leprotti ci diede poscia il distico fatto da lei sotto il nostro ritratto ; ieri mattina il cardinale Valenti ci présentò la di lei lettera del 17 agosto. In questa serie d’azioni si contengono molti capi, per ciascheduno de’ quali ci riconosciamo in obbligo di ringraziarla. Noi gli uniamo tutti assieme, e rendiamo a lei le dovute grazie per cosi singolare bontà verso di noi, assicurandola che abbiamo tutta la dovuta stima del suo tanto applaudito merito.

Pubblicato in Roma il di lei distico sopradetto[1] ci fu riferito esservi stato un suo paesano letterato che in una pubblica conversazione aveva detto pecçare in una sillaba, avendo fatta la parola hic breve, quando sempre deve esser lunga.

  1. Voici le distique :
    Lambertinus hic est, Romæ decus, et pater orbis,
    Qui mundum scriptis docuit, virtutibus ornat.
    1732
    (Note de Voltaire.)