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Cedon le turbe, e i duo legati insieme
Ella si ferma a riguardar dappresso.
Mira che l’una tace, e l’altro geme,
E più vigor mostra il men forte sesso.
Pianger lui vede in guisa d’uom cui premé
Pietà, non doglia, o duol non di se stesso :
E tacer lei con gli occhj al ciel si fisa,
Ch’anzi’l morir par di quaggiù divisa.


Clorinda intenerissi, e si condolse
D’ambeduo loro, e lacrimonne alquanto.
Pur maggior sente il duol per chi non duolse ;
Più la move il silenzio, e meno il pianto.
Senza troppo indugiare ella si volse
Ad un uom, che canuto avea daccanto.
Deh dimmi, chi son questi ? ed al martoro
Qual gli conduce, o sorte, o colpa loro ?


Cosi pregollo : e da colui risposto
Breve, ma pieno alle dimande sue.
Stupissi udendo, e immaginò ben tosto,
Ch’egualmente innocenti eran que’due.
Già di vietar lor morte ha in se proposto,
Quanto potranno i preghi, o l’armi sue.
Pronta accorre alla fiamma, e sa ritrarla,
Che già s’appressa : ed ai ministri parla.