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Costei gl’ingegni femminili, e gli usi
Tutti sprezzo’fin dall’età più acerba :
Ai lavori d’Aracne ; all’2 go, ai fusi
Inchinar non degnò la man superba :
Fuggi gli abiti molli, e i lochi chiusi ;
Che ne’campi onestate anco si serba :
Armò d’orgoglio il volto, e si compiacque
Rigido farlo, e pur rigido piacque.


Tenera ancor con pargoletta destra
Strinse, e lentò d’un corridore il morso :
Tratto’l’asta e la spada, ed in palestra
Indurò i membri, ed allenogli al corso :
Poscia o per via montana, o per silvestra,
L’orme segui di fier leone e d’orso :
Seguì le guerre, e ’n quelle, e fra le selve
Fera agli uomini parve, uomo alle belve.


Viene or costei dalle contrade Perse,
Perché ai Cristiani a suo poter resista ;
Bench’altre volte ha di lor membra asperse
Le piagge, e l’onda di lor sangue ha mista.
Or quinci in arrivando a lei s’offerse
L’apparato di morte a prima vista.
Di mirar vaga, e di saper quai fallo
Condanni i rei, sospinge oltre il cavallo.